Cos’è Montalcino? Cosa è il Brunello? Una comunità con così tanti nuovi venuti come la nostra ha un bisogno enorme di storia, perché una storia conosciuta e condivisa è l’unico legame che le può dare un futuro. Per questo è nato il Gazzettino e storie del Brunello e di Montalcino; vogliamo far sentire loro questa terra ai Montalcinesi nuovi e vecchi e ai tanti che la amano. E non dovrebbe essere difficile condividere la nostra storia con questi Ilcinesi dall’accento strano, perché in fondo anche noi siamo emigranti; mille anni fa questo era un colle deserto, poi arrivarono i profughi di Roselle inseguiti dai saraceni e nacque Montalcino. E da allora siamo vissuti sulla Francigena, la strada più trafficata della cristianità, che ha portato mille influssi, mille contaminazioni e chissà quanti bastardi. Nella nostra storia ci sono tante parrocchie ma anche sinagoghe e chiese protestanti e chissà, forse anche qualche moschea. Montalcino è famoso ma nasconde molto più di quanto mostra, perché questa è una terra di paradossi e di cambiamenti rapidi. È un piccolo paese ma per anni è stata la capitale di uno stato sovrano e, dicono, del vino Italiano. Un secolo fa era benestante, poi poverissima e ora è la comunità agricola più ricca del mondo. Pare una cittadina sonnolenta che legge poco ma ha cinque giornali (l’Informatore, la Piazza, Montalcino più, Antimiana e la Freccia) e cento anni fa ne aveva sette. Eppure c’è chi scrive che fino a ieri c’erano solo villani ignoranti e polli, a caccia di vermi nelle botti tenute vuote tra una vendemmia e l’altra. Bah. È difficile capire Montalcino perché è tutto e il contrario di tutto, così abbiamo scelto di partire da quel che era per spiegare quel che è ma, dato che il passato è bello però annoia, questo giornale sarà fatto anche da quel che succede e da chi ci vive. Anche per farci conoscere un po’ di più tra noi, che viviamo nello stesso posto ma non ci incrociamo mai.
(Tratto da Gazzettino e storie del Brunello e di Montalcino n°1, gennaio 2007 - Editoriale di Stefano Cinelli Colombini)